Le sfide quotidiane
Questo capitolo tratterà alcune delle situazioni difficili che un medico veterinario può trovarsi ad affrontare...
Pubblicato il 02/04/2020
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Quest'ultima sezione tratta dell'importanza della pedagogia. Fornisce inoltre la struttura ideale per la consultazione, in tre fasi distinte. Infine, discuteremo delle situazioni difficili che il veterinario può trovarsi ad affrontare, compreso il miglior atteggiamento nei confronti del ricatto emotivo.
Quando il cliente viene coinvolto nel processo decisionale, fa sentire impegnato a partecipare attivamente al trattamento dell’animale.
Il miglior partner del cliente è il medico veterinario di larghe vedute che si sforza di trovare la soluzione migliore per ogni animale e il suo proprietario.
Se alcuni clienti ottengono favori speciali su richiesta, questo gruppo di clienti crescerà costantemente.
Il primo passo è cambiare il tuo atteggiamento dal "dio in camice bianco" onnisciente e dittatoriale al "partner sanitario" interattivo
Perché la visita abbia successo, sono di immensa importanza il riscaldamento, una valida relazione, le domande e le risposte giuste, l'ascolto e il feedback. Inoltre, conta molto se e come il veterinario riesce a spiegare i riscontri e la terapia in modo che il cliente capisca e sia d'accordo.
La "ciliegina sulla torta" è quando il cliente viene coinvolto nel processo decisionale, perché le decisioni saranno le sue e non solo quelle del veterinario. Ciò fa sentire il cliente impegnato a partecipare attivamente al trattamento dell’animale, ed entrambe le questioni sono per antonomasia il prerequisito fondamentale per l'aderenza e la fidelizzazione dei clienti, che è il desiderio di ogni veterinario o di ogni fornitore di servizi.
I veterinari che lavorano coscientemente sul proprio stile di comunicazione, guadagnano molto di più della compliance e fidelizzazione del cliente (che sarebbe già un buon risultato), sono meno stressati, hanno clienti più felici e un'atmosfera generale migliore sul posto di lavoro! Impegnandosi attivamente in una comunicazione valida e chiara, ottengono la profilassi (prevenzione) migliore possibile delle incomprensioni e dello stress, e seguono una via migliore verso una relazione valida e positiva con il cliente.
Come funziona e cosa occorre fare? Come gestite positivamente i clienti strani o polemici? Diamo prima un'occhiata agli elementi costitutivi di una visita ideale dove il veterinario:
Tutto ciò suona come fonte di un sacco di complicazioni che portano via molto tempo, ma in realtà non è così difficile e potrebbe persino far risparmiare tempo. Questo perché lo stile di comunicazione è più efficace, tutto scorre più liscio, e capita meno spesso di dover chiarire dopo la visita le domande e le incomprensioni da parte del cliente.
Per ottimizzare la comunicazione durante le visite dei clienti, il passo n. 1 prevede di cambiare il vostro atteggiamento da quello onnisciente e dittatoriale di chi sa tutto a quello premuroso e interattivo del "partner sanitario" (Figura 1).
Il passo n. 2 consiste nel fare pratica, tanta pratica! Lavorando sul vostro stile e la vostra strategia di comunicazione. Come per tutto ciò che è nuovo, esercitarsi rende perfetti.
Il passo n. 3 riguarda le tecniche e i trucchi necessari per affrontare le situazioni più complicate e le richieste insolite da parte dei clienti.
Le seguenti sezioni di dialoghi di esempio dimostrano come una visita non complicata può funzionare se supportata da una comunicazione consapevole e ottimizzata (Tabella 1).
Sezione 1
|
Tecnica | Obiettivo |
---|---|---|
Inizio
"Ora stiamo... Va bene?" |
Riepilogo dei desideri e dei feedback del cliente | Accertarsi di non aver tralasciato nulla, coinvolgendo la signora Fabbri affinché capisca cosa sta per capitare e sia d’accordo |
Esame obiettivo
"Ora esaminerò..." |
Guidare il cliente attraverso le procedure cliniche spiegandole |
Creare una prospettiva e la sicurezza per il cliente che tutto sarà spiegato nel dettaglio
|
Sezione 2 | Tecnica |
Obiettivo |
Sintesi e raccomandazione n. 1
Ora ho... "Che ne pensa?" |
Spiegare il primo problema principale, i denti, e dare una chiara raccomandazione con una richiesta di feedback | Presentare il riscontro più importante da solo, in modo che la signora Fabbri possa accettare queste informazioni e dare la sua opinione prima di procedere |
Partecipazione
“Oh, l'anestesia…” "Mi dispiace…" |
• Domande a risposta aperta • Risposta empatica • Prospettiva positiva (nuovi medicinali, procedure migliori) |
"Scavare" fino a fare completa luce sulle origini della paura per l'anestesia della signora Fabbri
Mostrare alla signora Fabbri che le sue paure sono prese sul serio Calmare la signora Fabbri |
Raccomandazione n. 2
Vorrei suggerire... una sicurezza in più..." Quali informazioni aggiuntive...? "Possiamo farlo adesso o... Cosa preferisce?" |
Affermare i benefici
Domanda a risposta aperta Dare 2 alternative e chiedere un'opinione |
Presentare il secondo problema (dopo il primo) insieme ai benefici, e verificare se la signora Fabbri ha compreso tutto pienamente
Dare alla signora Fabbri una scelta e coinvolgerla chiedendo un feedback |
Sezione 3 | Tecnica | Obiettivo |
Accordi
"OK, allora…" "Ha altre domande per me?" |
Sintesi degli accordi
Domanda a risposta chiusa |
Assicurarsi di non aver tralasciato alcunché, coinvolgere la signora Fabbri, rafforzare il suo consenso
Dirigere delicatamente la visita verso il suo termine |
Conclusione
"È stato un piacere…" |
Dire arrivederci facendo un complimento al cliente | Terminare la visita con una nota positiva |
Tabella 1. Riepilogo della Sezione 1–3 e delle principali tecniche di comunicazione utilizzate.
Comprese le spiegazioni delle tecniche utilizzate e il motivo per utilizzarle.
Il veterinario inizia l'esame obiettivo ripetendo i desideri della signora Fabbri e chiedendo un feedback, cioè se è (ancora) d'accordo.
In questo caso, il veterinario esegue un esame obiettivo "dal naso alla coda" e commenta cosa sta facendo mentre esamina le orecchie, la cute, l'addome, il cuore, ecc. Inoltre, sottolinea i riscontri di cui parlerà più avanti nel dettaglio.
Comprese le spiegazioni delle tecniche utilizzate e il motivo per utilizzarle.
Il veterinario riassume brevemente i riscontri più importanti, spiega la loro importanza e formula una raccomandazione chiara. Inoltre, combina deliberatamente la raccomandazione con una domanda a risposta aperta per scoprire cosa pensa la signora Fabbri del suo suggerimento. Questo è importante per l'ulteriore trattamento, al fine di rimuovere eventuali barriere e/od obiezioni e considerare le esigenze del cliente durante la pianificazione della terapia.
Proseguendo ripetutamente con domande a risposta aperta, la situazione che ha causato le riserve contro l'anestesia della signora Fabbri è stata chiarita, e la reazione del veterinario alle sue preoccupazioni è risultata ottimistica ed empatica. Il Dr. Rossi ha considerato le sue paure, quindi ha dipinto un'immagine positiva della nuova situazione, in cui Merlino non avrà problemi con la procedura grazie alle innovazioni nella medicina e un'attenta supervisione.
Dopo che la signora Fabbri ha reagito positivamente alle spiegazioni del Dr. Rossi, questi associa il secondo suggerimento, un esame del sangue preoperatorio, con il beneficio della "maggiore sicurezza". Questa impostazione offre il vantaggio che le informazioni importanti possono essere comprese meglio se suddivise in piccole unità, e il cliente può seguirle e "digerirle" poco a poco, invece di essere travolto da una massa di informazioni e raccomandazioni. Ciò impedisce al cliente di rifiutare un'offerta solo perché sente che stanno accadendo troppe cose e troppo in fretta, ed è costretto a prendere una decisione (Figura 2).
La signora Fabbri ha la possibilità di decidere liberamente e sceglie di fare tutto subito, perché il Dr. Rossi specifica 2 opzioni provvisorie per l'esame del sangue senza esercitare alcuna pressione.
Comprese le spiegazioni delle tecniche utilizzate e il motivo per utilizzarle.
Nota: il miglior partner di un cliente è un veterinario di larghe vedute che si sforza di trovare la soluzione migliore per ogni pet e il suo proprietario.
Nella maggior parte dei casi, i clienti possono essere ben gestiti con una comunicazione positiva, che si traduce spesso in una situazione vantaggiosa per tutti: l’animale, il cliente e la struttura. Talvolta, ci sono clienti che mettono in dubbio le nostre raccomandazioni e tutto a un tratto la visita non scorre più fluida. La visita si blocca, insorgono conflitti e il team deve assicurarsi di calmare le acque e non versare benzina sul fuoco. Nella pratica quotidiana esistono vari motivi che possono produrre divergenze d'opinione e le discussioni che ne derivano, nonché i conflitti tra veterinario e proprietario di pet, ad esempio:
Spesso come team della struttura, percepiamo una semplice domanda del cliente tipo "Ho letto su internet..." o "l'allevatore ha detto", come una (lieve) provocazione, sebbene il cliente non intenda essere polemico, tranne in pochi casi. Al contrario, è un complimento che il cliente chieda consiglio al "suo" veterinario, invece di acquistare semplicemente, ad esempio, alimenti privi di cereali pubblicizzati su Internet.
Antje Blaettner
Ora vi mostriamo il finale leggermente cambiato del dialogo tra la signora Fabbri e il Dr. Rossi, con quest'ultimo che tratta una tipica domanda del cliente in modo calmo e indifferente:
In questo caso, è importante non reagire immediatamente e non entrare in una "mini conferenza" didattica sui cereali o i rispettivi pro e contro, ma fare piuttosto una domanda a risposta aperta che riveli le motivazioni di base e chiarisca l'obiettivo della domanda della signora Fabbri.
Questa domanda (a risposta aperta) serve per chiedere le fonti e mostrare alla signora Fabbri che un veterinario si basa sull'evidenza scientifica, mette in discussione le fonti, ed è disposto a trattare l'argomento per i suoi clienti.
In questo dialogo, il Dr. Rossi ha tenuto aperta la "porta della comunicazione", ha segnalato il suo interesse per uno scambio di vedute, e indicato che i problemi dei suoi clienti sono anche i suoi problemi, cosa che produce una relazione reciprocamente soddisfacente e positiva.
Nota: la domanda di ogni cliente è inizialmente (solo) una semplice domanda e merita una risposta amichevole e chiara.
Sfortunatamente, tra tutti i clienti buoni e motivati, c'è chi mette al primo posto i propri interessi e non è disposto a negoziare (Figura 3). Cerca di imporre la propria volontà al team della struttura secondo il motto "Se non ottengo quello che voglio, andrò altrove!"
Ad esempio, questo può accadere con:
A volte, il cliente impara attraverso il contatto con i team delle strutture che otterrà ciò che vuole se insiste abbastanza tenacemente nelle sue richieste e cerca di potenziare l'effetto con ricatti emotivi tipo: "ma non vorrà mica perdermi come cliente?!?" o "ma voi siete amanti degli animali, e io non posso permettermi di vaccinare 3 gatti".
Se il team della struttura cede, non solo incoraggia questi clienti a chiedere favori speciali, ma fa sì che altri clienti copino tale comportamento, perché capiscono che il team può essere convinto. Le regole utili in questi casi sono chiare e semplici, devono essere create nel team, e poi applicate in modo costante. Non ci sono dubbi che tutto lo staff debba reagire con calma e sicurezza e non rispondere al ricatto emotivo.
Se i clienti chiedono appuntamenti fuori dagli orari di apertura, ordinano prodotti specifici, o richiedono altre cose che non potete o intendete fare, la raccomandazione è di dare sempre la stessa risposta in modo amichevole e combinarla con un'offerta alternativa:
Nelle richieste di sconti, si consiglia la seguente procedura:
Nota: questa procedura mostra al cliente che abbiamo poco margine di manovra quando si tratta di servizi medici e medicinali. In nessun caso il Dr. Rossi deve indicare cosa farebbe!
Quindi fa una domanda a risposta aperta e restituisce (apparentemente) la decisione al cliente.
In questo dialogo, il cliente si è comportato in modo inequivocabile come ricattatore e affarista senza scrupoli; in altre parole, è un cliente che si preoccupa più dei prezzi bassi che della qualità. Come team, dovete valutare: come intendiamo trattare con questi clienti? Vogliamo rispondere alle loro richieste, trattenerli, e quindi aprire la porta a più richieste e più clienti che stabiliscono le loro condizioni? Oppure stabiliamo il nostro standard di qualità e prezzo e restiamo coerenti con noi stessi? Quando lo facciamo, otteniamo rispettabilità, ci concentriamo sui clienti che apprezzano la nostra qualità, e ci sbarazziamo di ricattatori e affaristi senza scrupoli, così da ridurre lo stress e creare uno spirito di squadra positivo.
Nota: se alcuni clienti ottengono favori speciali su richiesta, questo gruppo di clienti crescerà costantemente!
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Miguel ha conseguito una laurea in Scienze Veterinarie nel 1990. Dopo aver lavorato in diverse cliniche, nel 1992 ha aperto la propria Scopri di più
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